WhiteHat contro BlackHat SEO
Quando si tratta di SEO, ci sono due diversi approcci che le aziende adottano per ottimizzare i loro siti sui i motori di ricerca, in questo articolo vedremo la cosa più saggia da fare.
WhiteHat contro BlackHat SEO.
Si tratta di una suddivisione di due metodi che tradotti in Italiano diventa letteralmente: “Cappelli bianchi” contro “Cappelli Neri”. Per fare un esempio è un po’ come se parlassimo di magia bianca contro magia nera, oppure (azzeccatissimo paragone) dei jedi che combattono contro i sith e il lato oscuro della forza, che “sembra” più facile e veloce, ma è molto più pericoloso. Può sfuggire al nostro controllo e ritorcersi contro di noi!
Alcune organizzazioni sono interessate solo alla BLACK HAT SEO, in modo da poter classificare i loro contenuti rapidamente. La SEO black hat prevede tattiche incentrate sull’ottimizzazione dei contenuti solo verso i motori di ricerca.
Ciò significa che queste aziende non stanno prendendo in considerazione i visitatori umani che leggeranno e navigheranno nei contenuti del loro sito. La cosa importante è che sicuramente infrangeranno le regole di buona condotta al fine di migliorare le loro indicizzazioni per guadagnare visibilità più rapidamente.
Il lato oscuro del SEO.
Questo approccio aggressivo alla SEO produce pagine che possono assomigliare molto allo spam. Induce gli esperti SEO, (spesso anche spinti a queste pratiche), a creare back link fasulli all’interno di altri sito tramite chat oppure commenti su certi blog, per tentare di aumentarne il ranking.
Sebbene i siti che praticano Seo “BLACK HAT” possano classificarsi più rapidamente di quelli ottimizzati correttamente, grazie alle nuove intelligenze artificiali dei più importanti motori di ricerca come BING e Google, verranno in breve penalizzati o banditi piuttosto rapidamente.
Nel complesso, questo approccio al “lato oscuro” della SEO, più rapido e apparentemente più efficace, è come dicevamo molto pericoloso perchè allontana la possibilità di costruire un sito che sia sostenibile nel tempo e in grado di portare nuovi contatti per gli anni a venire.
Contenuti copiati.
Se vengono create copie di contenuti simili Google provvederà a scegliere una versione “CANONICA” da visualizzare nei risultati del motore di ricerca penalizzando l’altra e rovinando così il ranking.
Duplicate content secondo Google
È importante notare che sebbene le tattiche SEO black hat possano portare a rapidi posizionamenti, è inevitabile che i motori di ricerca alla fine capiscano cosa si stia facendo e penalizzino i contenuti che diventeranno presto introvabili.
A seconda della gravità del “reato”, il sito bandito potrebbe non essere più in grado di rientrare dalle sanzioni inflitte.
Il SEO White Hat
D’altra parte, il lato SEO del “cappello bianco” è un approccio efficace per ottimizzare un sito Web sui motori di ricerca e costruire un business online duraturo, ma è anche lungo e faticoso.
Questo approccio all’ottimizzazione dei motori di ricerca prevede di concentrarsi sul pubblico umano che farà clic e leggerà i contenuti del sito. L’obiettivo è quello di produrre i migliori contenuti possibili su un sito che sia facile da leggere e navigare.
L’unico modo per costruire un business online sostenibile che porterà nel tempo un traffico più organico è seguire le migliori pratiche SEO e creare contenuti efficaci che i visitatori troveranno preziosi e saranno felici di condividere.
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